osservato, da provare
osservato, da provare
Lunga e selvaggia valle: uno spettacolo di grande suggestione grazie anche alla presenza dominante della Presolana.
La Valzurio, o ‘Valle azzurra’ , è così chiamata per il colore del torrente Ogna che la solca in quasi tutta la sua lunghezza dalla Baita Pagherola di mezzo fino a Villa d’Ogna, dove confluisce nel fiume Serio.
Come si raggiunge
Salita da Valzurio-Spinelli (949 m.) a Baita Pagherola alta (1731 m.) - Dislivello m. 782 - Salita = h 3 - Discesa = h 2
In alternativa: dagli impianti di sci ColereSki, salire fino allo Chalet dell’Aquila e scendere.
Raggiunto in automobile il paesello di Valzurio (813 m.), provenendo da Villa d’Ogna-Oltressenda-Nasolino, si raggiunge, la località Spinelli a quota 949 m., dove si parcheggia l’auto.
Si imbocca la strada sterrata forestale che percorre per un buon tratto la Valzurio e segue, sulla destra, il torrente Ogna. Si percorre la strada senza ciaspole, essendo il fondo nevoso ben battuto da motoslitte, sci-alpinisti, ciaspolatori, alternando tratti di salita a tratti di falsopiano, attraversando boschi di faggi ed abeti e pianori innevati fino a superare Casa Foppa (1214 m.) e a raggiungere, dopo circa un’ora abbondante di cammino, la suggestiva conca delle Baite del Möschel (1265 m.) aperta frontalmente a nord verso Il Ferrante e il Ferrantino, ad est verso la Cresta di Valzurio e la parete nord-ovest della Presolana e , ad ovest, verso i monti Vodala, Timogno e Avert.
Si prosegue sul Sentiero CAI 311 (Baite del Möschel – Passo Scagnello – Rifugio Albani), che va seguito, ricoperto in alcuni punti, da 2 mt. di neve, per tutto il percorso di salita e discesa, fino alla Baita di Pagherola bassa (1505 m.) dove il panorama si allarga e i larici, che hanno preso il posto degli abeti, cominciano man mano a diradarsi, fino a scomparire del tutto in prossimità della Baita Pagherola alta (1731 m.).
Escursione bellissima, percorso facile, della durata di circa tre ore in salita e due in discesa, lontano da pericoli di slavine in inverno. Non ci sono rifugi, posti di ristoro, si va a panini! A meno che, proseguendo e riuscendo, ci si porti in alto a raggiungere, sul versante corrispondente in Val di Scalve, il Rifugio Albani o la Chalet dell’Aquila (posto nell’area di impianti sciistici di Colere).
Morfologia ed estensione
Lo spot si sviluppa nella vallata, nei pressi della baita Pagherola. Tutto da scoprire.
La salita verso il passo dello Scagnello
La parte alta sopra l’arrivo degli impianti di sci, a nord del rifugio.
Eventuali pericoli e zone da evitare, altro a cui prestare attenzione
Siamo in spazi ampi, totalmente isolati. Qualche albero. Attenzione anche agli ingressi abbandonati delle miniere.
Salendo occorre fare attenzione agli scaricamenti e la salita si fa più ripida, occorre avere neve stabile, rischio di valanghe.
Livello richiesto
Livello medio se si gira nella vallata, per esperti se si pensa di provare a salire fino allo Chalet dell’Aquila.
Innevamento
La neve non manca, l’altezza è superiore ai 1700-1800 mt, in quota 2200
Venti
Spesso si sviluppa un vento di risalita fino alla cima dello Chalet dell’Aquila. Esposto a NW, da provare con i venti settentrionali per vedere come girano dentro la vallata.
Meteo
previsione rischio valanghe ARPA Lombardia
Webcam
Centro abitati vicini, rifugi, B&B, hotel, ristoranti, turismo
Link ai report presenti sul forum di FOILLIA.IT
Altri report
Immagini e video da google
REPORT FOTOGRAFICI DI OROBIESNOWKITE.COM
Salita da Colere 20 aprile 2011 Salita esplorativa da Valzurio 24 settembre 2011
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