Autore: Dunaman
Due giornate indimenticabili con gli amici scialpinisti Mauro, Donato e Alberto e gli appassionati snowkiters Paolo, Giuseppe, Roberto e Matteo.
13 aprile 2013
Partiamo dalla cabinovia Paradiso al Passo del Tonale e saliamo fino al ghiacciaio Presena. I giorni precedenti e la notte stessa è nevicato, sul Presena c’è una neve farinosa stupenda. Bel tempo. Galvanizzati dopo l’arrivo dell’ancora saliamo a piedi (dietro una coda di scialpinisti) con un piccolo dislivello fino al Passo Presena (2997 mt), ed ecco lo spettacolo del ghiacciaio del Mandrone e di quello delle Lobbie...
Minireport delle cime riassunto dalla nostra guida Mauro, e si scende su neve fresca al lago Mandrone (2403 mt). Da qui pelliamo per salire in direzione delle Lobbie, diretti verso la vedretta del Mandrone. Dopo poco meno di 1h di risalita arriviamo all’inizio del ghiacciaio,
a quota circa 2600, dove gli spazi si aprono e un vento leggero, purtroppo di discesa, ci invita ad aprire le vele (dai 10 ai 12 mq). Salutare gli amici scialpinisti (che saliranno alla Cresta Cannone). Perdiamo un pò di tempo ed energie, bolinando in salita, ma alla fine riusciamo a raggiungere l’inizio del grande Pian di Neve,
dove il vento rinforza e veleggiamo spavaldi e felici! Gli spazi sono immensi, più si risale e più si aprono maestosi.
Saliamo portandoci più a sud rispetto al rifugio Alle Lobbie, veleggiando all’altezza della cima del Cannone.
Gli amici scialpinisti ci comunicano (con ricetrasmittente, molto utile in questi spazi infiniti) che hanno aperto la traccia del traverso dalla pala sotto la cima del Cannone fino al rifugio, senza perdere quindi quota. E così risaliamo (fino in cima, con vento favorevole, i bravissimi Robbè, Matteo e Paolo) su questa dorsale, chiudiamo e ripelliamo, e raggiungiamo il rifugio Ai Caduti dell’Adamello (3040 mt) con poco dislivello! Con il mio GPS dall’apertura della vela al rifugio mi risultano più di 23 km percorsi (traccia bianca in questa immagine).
Ecco il tramonto dietro al Corno Bianco dalla terrazza del rifugio.
Meritata cena (alle 18.30, il rifugio è strapieno e occorre fare i turni per mangiare) e buonanotte (si fa per dire, dormire in un camerone con almeno 20 persone non è facile) poco prima delle 22.
Compagnia davvero super: da sinistra Roberto, Matteo, Giuseppe, Donato, Alberto, Mauro, io e Paolo.
La notte si sente un vento che fa tremare il rifugio e le nostre coscienze...
14 aprile 2013
La mattina sveglia alle 5 (tutti si alzano) e colazione presto per riuscire a raggiungere il Pian di Neve alle prime luci dell’alba, sperando di raccogliere ancora un poco del vento da NW previsto per le ore del mattino. Mauro, Donato e Alberto puntano per la cima dell’Adamello mentre noi proviamo a girare sul Pian. Scendendo dal rifugio ritorniamo sciando al Pian di Neve dove avevamo risalito la dorsale (siamo a quota 3000).
Ma il vento, sempre da monte, è leggero e irregolare, riusciamo proprio a fare poco questa volta, anche se Robbè riesce comunque a fare qualche trick!
Dopo un’ora ci arrendiamo e pelliamo nella speranza di trovare un vento migliore alla vedretta del Pisgana.
Il ritrovo con gli amici scialp è al passo Venezia (3226 mt) a mezzogiorno, per fare poi insieme la discesa del Pisgana ed evitare l’eccessivo riscaldamento delle temperature e l’aumento del rischio di valanghe (peraltro già cadute nel giorno precedente e con rigelo notturno). Per una serie di circostanze ci ritroviamo a salire la dorsale più a sud, arriviamo così, un pò stanchi, alla Punta del Venerocolo (3323 mt), da cui si può ammirare la dorsale nord
dell’Adamello.
La discesa inizia da una stretta cresta, sicura come neve, ma un pò troppo esposta per i nostri gusti. Ne esce però poi una discesa (la più lunga possibile dal Pisgana) con neve eccezionale, 25 cm di fresca farinosa su fondo portante, più consistente di una powder ma capace di fornire un “effetto rimbalzo” ad ogni curva.
Non ho ricordo di una neve siffatta da tanti anni, puro divertimento!
Ci ritroviamo con i nostri amici scialp dopo il ghiacciaio e scendiamo insieme fino al parcheggio di Sozzine (1312 mt) con più di 2000 mt di dislivello discesi in meno di un’ora, trovando neve marcia solo nella strada finale, per il resto fresca in alto, poi firn. Una discesa davvero spettacolare e infinita. Baci, abbracci, recupero delle auto al passo Tonale (abbiamo lasciato un’auto in modo strategioco proprio al parcheggio di Sozzine)...
Ecco il percorso di questa seconda giornata:
Al Passo del Tonale c’è un vento leggero da ovest, il solito termico. Proposta indecente: snowkite? Non pensavo che qualcuno rispondesse di sì! Così, ancora un’ora di snowkite al Passo del Tonale, su neve marcia ma portante, in compagnia di Giuseppe e Paolo (che mi ha fatto provare la sua bellissima Aeros Gyro).
Chiudiamo alle 16, stremati mangiamo una piadina (la cosa più buona e nutriente della Terra in quel momento per noi), poi saluti finali (con promesse di nuove escursioni) e ritorno a casa con la coda in strada (sigh!)
In conclusione, siamo riusciti ad esplorare solo una piccola parte del Pian di Neve, in alto si aprono spazi sempre più grandi e pianeggianti, ci vogliono più giorni per girare tutto!
I venti più favorevoli dovrebbero essere quelli da N-NE, anche se sarebbero comunque ostacolati dal Corno Bianco se si vuole salire
in prossimità della cima dell’Adamello. Si potrebbe approfittare degli impianti ancora aperti e dell’innevamento ottimo per fare ancora una escursione, magari in giornata con andata e ritorno dal piiù rapido passo Presena.
Anche la vedretta delle Lobbie è spettacolare, la grande pala del Crozzon di Lares, non crepacciata e con pendenze regolari, sembra lì apposta per essere risalita.
Grazie ancora a tutti i partecipanti, amici vecchi e nuovi, per aver partecipato con uno spirito così entusiasta !!!!!
Qui il report fotografico completo su orobiesnowkite.com
Altri video di questa escursione
Alcuni dettagli dell’itinerario
Partenza dalla cabinovia di Ponte di Legno, utilizzando lo skipass scialpinistico (15€, valido per 2 giorni), per salire sino al passo Presena si prende:
cabinovia Pontedilegno-Tonale;
cabinovia Paradiso;
seggiovia Paradiso-Presena;
ancora Presena destra / Presena sinistra
si giunge poi al passo con un piccolo dislivello da fare a piedi. Dal passo Presena (2997 mt) si scende al Rifugio Città di Trento al Mandrone (2449 mt). Da lì si sale al Rifugio ai Caduti dell'Adamello (3040 mt) in 3h circa. Da qui alla cima Adamello (3539 mt slm) attraverso il Pian di Neve ci vogliono circa 3h15min.
Al ritorno per risalire dal Rifugio Città di Trento al Mandrone al Passo Presena ci vogliono circa 2h15min.
I percorsi alla cima Adamello sono descritti bene in questi siti:
Link http://sport.infotrentino.com/index.php?option=com_content&view=article&id=649:corno-di-bedole- pisganino-scialpinismo&catid=17:scialpinismo&Itemid=13
http://www.guidealpi...lo.it/index.php
http://www.planetmou...ki/adamello.php
Eventualmente al ritorno si può scendere
1) dallo stesso itinerario dell'andata utilizzando le piste fino a Ponte di Legno prendendo eventualmente anche la seggiovia Valsozzine-Corno d'Aola
2) se le condizioni lo permettono facendo la discesa fuoripista del Pisgana: Discesa del Pisgana: attraverso il passo della Valletta (3191 m) o il passo Venezia (3226 m) con discesa lungo la vedretta di Pisgana a Sozzine e poi Ponte di Legno -
Meteo su: http://www.3bmeteo.c...cciaio+presena/
Stazione meteo ghiacciaio presenta
Rifugi: rifugio alle Lobbie alte (Ai Caduti dell’Adamello) - rifugio al Mandron Città di Trento